Boletus pinophylus Pil. & Derm. in Pilat

Noto anche come Boletus pinicola. In Abruzzo si rinviene nel bosco di Roio del Sangro
e nel Parco Naz. d'Abruzzo in località Val Fondillo sotto conifere.

NOME SCIENTIFICO Boletus pinophylus Pil. & Derm. in Pilat
NOME  VOLGARE Boleto pinicola
CLASSE

Basidiomiceti

ORDINE

Agaricali

FAMIGLIA

Boletacee

HABITAT

Cresce isolato o a grupppi di pochi esemplari nei boschi montani di conifere, con preferenza per l'Abete bianco, Abete rosso e pino montano, talvolta si trova anche nei boschi misti. Da primavera al primo autunno.

CARATTERISTICHE
MORFOLOGICHE

Cappello di 8-20 di diametro; talvolta fino a 30 cm; molto sodo, da quasi sferico a piano convesso; colore bruno-porpora, talvolta molto scuro, superficie untuosa al tatto, viscido con l'umidità.
Tubuli sub-liberi al gambo, bianchi nei soggetti giovani, poi giallastri, infine verdognoli in quelli adulti. Pori minuti, tondeggianti, prima bianchi, poi crema, infine olivastri.
Gambo di 8-15 cm di altezza e 3-6 cm di diametro; carnoso, robusto, spesso obeso, superficie bruno-scuro in basso, più chiaro in alto, porta un fine reticolo biancastro esteso fin quasi alla base del gambo dove si lacera dissolvendosi in una tinta biancastra uniforme.
Carne bianca, al taglio mostra una leggera colorazione vinoso-scuro sotto la cuticola del cappello; odore e sapor e gradevoli più intenso dopo l'essiccazione.
Spore da olivastro a bruno-tabacco in massa, sub-fusiformi di 12-16 x 4-5.5 µm.

COMMESTIBILITÀ

Commestibile buono.
Si presta ad essere cucinato in tutti i modi, inoltre è ottimo da conservare sia essiccato che sott'olio.

La presente scheda è tratta dal volume "FUNGHI D'ABRUZZO" a cura di M. Rosaria TIERI e Nino TIERI
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